IL PRIMO PUGNO

di Roberto Palladino

Mio zio Guido, che da giovane aveva praticato un po’ di pugilato, mai mancava di sottolineare l’importanza del primo pugno. Diceva che chi prima colpisce, colpisce doppio; mette una seria ipoteca sull’esito dell’incontro.

Appena il tempo di intravedere uno spiraglio per la riapertura dell’attività agonistica e decine di atleti virtusini di tutte le categorie sono scesi in pista per dare sfogo alla tanta esuberanza forzatamente repressa per l’ormai familiare Covid 19.  Gli allenamenti collegiali, le Virtusiadi, i meeting di Milano, Bellinzona ed Agropoli hanno liberato la loro voglia di cimentarsi e, come era lecito sperare, i primi risultati di assoluto interesse hanno fatto, da subito, capolino nelle classifiche delle varie manifestazioni.

A parte quelli registrati alla Virtusiadi che, sebbene scaturiti da misure e cronometraggi non ufficiali, palesavano chiaramente una tendenza al netto miglioramento delle prestazioni personali, i risultati conseguiti nei vari meeting prima citati hanno sortito l’effetto di quel primo pugno di cui parlava lo zio Guido.  Subito Leo e Letizia a Milano, 2° e 3^ nella difficile prova degli 800 metri corsi in corsia, poi ancora Leo sui 1500 metri in Svizzera con il tempo di 3’51” e 18 decimi, successivamente il cadetto Giuseppe che ad Agropoli vola nel salto in lungo per 6 metri e 12 centimetri ed infine la magnifica Letizia che, sempre nella cittadina salernitana, con il tempo di 4’35” e 37, stabilisce la sua migliore prestazione sui metri 1500, ad un solo secondo dal minimo per i campionati italiani Assoluti. Grandi risultati, insomma, che, seppure condizionati dalle fastidiose limitazioni imposte per motivi di sicurezza sanitaria, lasciano ben sperare in un’annata agonistica di notevole interesse.

Il primo pugno è andato a segno! Ora bisogna proseguire con sempre maggiore determinazione e, sulla scia di queste prestazioni, cavalcare l’onda dell’entusiasmo per assestare i colpi vincenti del Knockout.

12/07/2020