COME MENESTRELLI

55° trofeo “Luigi Di Nunzio”

di Roberto Palladino

Un trofeo Di Nunzio al di là di ogni più rosea aspettativa. Le società molisane, e non solo, hanno risposto con entusiasmo e spirito partecipativo alla più longeva manifestazione di atletica che si svolge in Regione. Ben duecento gli atleti che hanno animato il percorso di gara, disegnato con maestria da Maurizio, responsabile del settore tecnico della Virtus, nell’accattivante scenario del Forum Park di Vinchiaturo. Un’organizzazione poi, curata nei minimi dettagli dai dirigenti e dagli atleti della società, ha reso piacevole una giornata di sport vissuta all’insegna della spensieratezza e del più sano agonismo.

Premi, ristoro, pacchi gara, gazebi, archi, musica di sottofondo e un’arietta frizzante in competizione con un sole birichino, hanno contribuito alla riuscita di un evento che, purtroppo, ci catapulta annualmente indietro nel tempo per riportarci alla memoria l’immane disgrazia che segnò profondamente la vita di questo gruppo sportivo allorché un malaugurato incidente causò la morte di un suo atleta, Luigi Di Nunzio. Da allora, da quel lontano 1967, la Virtus lo ricorda con fermezza e continuità.

Il percorso sportivo e sociale di questa società, è costellato, pertanto, non solo da incredibili successi, ma è disseminato da avvenimenti infausti ed amarezze profonde. E, come succede nella vita, le gioie sono facilmente dimenticate, ma i dispiaceri restano, graffiano l’anima e lasciano le cicatrici… E la Virtus ne ha tante! E non bastano le Stelle al Merito, i Discoboli d’oro e d’argento, i titoli italiani ed europei ad appianare i solchi delle disgrazie e delle delusioni che l’hanno segnata nel corso dei suoi sessantaquattro anni.

Non possiamo sapere cosa il futuro riserverà, ma, fin quando la forza fisica e la freschezza mentale ci sorreggeranno, continueremo, come menestrelli, a girovagare nelle piazze e lungo le strade per raccattare ragazzi e cantare le gesta, gli avvenimenti, le disavventure di una società che ne hanno reso memorabile la storia.