Foto x sito Virtus

VIVERE NON E’ SOPRAVVIVERE

Freddo e neve non sono riusciti a frenare l’esuberanza della Virtus. Dei suoi atleti, dei suoi tecnici e dei suoi dirigenti. Non sono riusciti a congelare i propositi organizzativi per un’attività sportiva, sociale e culturale che vede questo gruppo sportivo continuamente coinvolto e impegnato.

Nel primo consiglio direttivo del nuovo anno, tenutosi nonostante le difficili condizioni atmosferiche, sono stati individuati i punti salienti da perseguire in questa fase iniziale: il 49° trofeo “Luigi Di Nunzio”; l’incontro in montagna che, già lo scorso anno, ma da quest’anno, ufficialmente, sarà intitolato a Leo Leone, fondatore della Virtus, e servirà per tenere viva la sua memoria nelle generazioni a venire; i campionati italiani di cross della Fidal e del Centro Sportivo; i campionati italiani indoor per quegli atleti che ne avranno ottenuto il minimo di partecipazione e, infine, le “Virtusiadi” che, da questa edizione, si svolgeranno lungo le strade e nelle piazze cittadine.

Un’attenzione particolare sarà rivolta all’attività giovanile e amatoriale: la prima per favorire l’inserimento e la crescita di sempre nuovi ragazzi, la seconda per stimolare la partecipazione attiva alla condivisione, conduzione e supporto organizzativo del gruppo sportivo. 

Una società viva questa Virtus, una società che non si accontenta di aggiungere per poi spegnere nuove candeline sulla stessa torta, che non sopravvive ai tempi e alle difficoltà, ma che cavalca gli anni con entusiasmo e freschezza di purosangue. Sempre la stessa e mai uguale. Sempre più antica e mai passata.

La neve e il gelo hanno neutralizzato le prime gare regionali in Molise, ma non hanno impedito agli atleti virtusini di partecipare al meeting nazionale indoor di Ancona e al cross internazionale dei “Cinque mulini” a San Vittore Olona, nel milanese. E, come auspicato, hanno fatto capolino i primi risultati di rilievo. Secondo posto e minimo per i campionati italiani indoor per Davide che, con l’allettante misura di 14,17 metri nel salto triplo, si insinua al sesto posto nelle graduatorie nazionali indoor Promesse; quarta Letizia nei metri 1500, con il tempo di 4’53”13 e 13^ Rossella nella stessa gara; piazzamenti lusinghieri per Alessio, Claudia, Mario e Nicola nelle gare del triplo, del lungo, dei metri 1500 e 200.

Straordinaria, poi, la prova di Leo sull’insidioso, affascinante e impegnativo percorso del cross più bello del mondo, quello dei “Cinque Mulini”. Ebbene, il virtusino è riuscito a disbrigarsi nel migliore dei modi nel dedalo di atleti africani ed europei agguantando un incredibile quanto inaspettato sedicesimo posto, suscitando meraviglia e guadagnando gli elogi dell’incredulo telecronista.

Il 2017, a parte le sue due cifre finali, sembra incanalarsi per il verso giusto. Sta a noi, a tutti noi, renderlo bello, interessante e, soprattutto vivo. Di voglia e di entusiasmo ce n’è a iosa, speriamo solo non si ingeneri amaro in bocca per quel che riguarda la destinazione d’uso del campo di atletica leggera intestato, tra l’altro, a Nicola. L’impianto deve restare nelle competenze gestionali della federazione.

Staremo a vedere, controllare ed, eventualmente, intervenire.

Roberto Palladino

24/01/2017